lunedì 11 giugno 2012

Giant Sand: Tucson

Mi piace sottolinearlo ma Howe Gelb resta il salvatore ai miei tormentati e assillanti blues, seppur nel suo profondo si potrebbero intravedere delle tracce di Mississippi (...magari con un po' di immaginazione). Quest'anno è tempo di Tucson, città dell 'Arizon a cui è molto devoto, la nuova pubblicazione con i Giant Sand, un lavoro che sfiora l'etichetta di capolavoro, se non fosse per qualche episodio più moscio, che purtroppo abbassa tensione e appeal di momenti che arrivano a lambire emozioni, che solo lui sa offrire. Siamo quasi su venti brani e non è facile restare sulla cresta dell'ascolto per settanta minuti (veramente tanti).  
Gelb si attrezza con  mariachi messicani e danesi (tra questi ultimi è inserito un violinista di Tucson) per passare da padrone su sonorità desertiche e country, che gli appartengono di diritto. Indovinato per queste giornate di pioggia pre estive (almeno qui a Milano).

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