Mi piace sottolinearlo ma Howe Gelb resta il salvatore ai miei tormentati e assillanti blues, seppur nel suo profondo si potrebbero intravedere delle tracce di Mississippi (...magari con un po' di immaginazione). Quest'anno è tempo di Tucson, città dell 'Arizon a cui è molto devoto, la nuova pubblicazione con i Giant Sand, un lavoro che sfiora l'etichetta di capolavoro, se non fosse per qualche episodio più moscio, che purtroppo abbassa tensione e appeal di momenti che arrivano a lambire emozioni, che solo lui sa offrire. Siamo quasi su venti brani e non è facile restare sulla cresta dell'ascolto per settanta minuti (veramente tanti). lunedì 11 giugno 2012
Giant Sand: Tucson
Mi piace sottolinearlo ma Howe Gelb resta il salvatore ai miei tormentati e assillanti blues, seppur nel suo profondo si potrebbero intravedere delle tracce di Mississippi (...magari con un po' di immaginazione). Quest'anno è tempo di Tucson, città dell 'Arizon a cui è molto devoto, la nuova pubblicazione con i Giant Sand, un lavoro che sfiora l'etichetta di capolavoro, se non fosse per qualche episodio più moscio, che purtroppo abbassa tensione e appeal di momenti che arrivano a lambire emozioni, che solo lui sa offrire. Siamo quasi su venti brani e non è facile restare sulla cresta dell'ascolto per settanta minuti (veramente tanti).
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