domenica 5 giugno 2011

DEATON & KIMBROUGH - Play Junior

Diverse le apparizioni di Eric Deaton sulle pagine di Bluessuria e la notizia di un tributo personale al suo mentore Kimbrough merita tutta l'attenzione e un obbligato acquisto. Riporto la notizia dell'amico Matteo:
"Speravamo davvero che Eric Deaton un giorno avrebbe realizzato un disco del genere. Un album-tributo all’uomo e all’artista che ha avuto una importanza capitale nella formazione del musicista che Eric è diventato oggi. Parliamo di Junior Kimbrough e del suo modo così personale di essere bluesman; egli è scomparso nel 1998 e da allora in molti hanno ripreso i suoi brani, musicisti di varia estrazione (Buddy Guy, James “Blood” Ulmer…), spesso con buoni se non ottimi risultati, pensiamo ancora a Richard Johnston e certo ai North Mississippi Allstars. C’è stato poi anche un tributo ufficiale della Fat Possum, il malriuscito “Sunday Nights” oltre a “Chulahoma” dei Black Keys. Fatta questa premessa, il caso di Eric Deaton è diverso, lui Kimbrough lo ha conosciuto in prima persona, ha suonato a lungo con lui e i suoi figli, assorbendo alla fonte il suo North Mississippi hill country blues, che ha col tempo incorporato in uno stile del tutto personale, evidente nei suoi due dischi solisti precedenti. Registrato negli studi di Jimbo Mathus a Como,Mississippi, in una sola seduta, con Eric stavolta c’è solo il fido Kent “Kinney” Kimbrough, al solito eccellente , poi Deaton stesso ha sovrainciso le parti di basso. Ma non serve altro in effetti, i due danno vita ad un omaggio, molto fedele allo spirito e alla radice della musica di Junior; un disco denso, ribollente, profondo e appassionato. Non una mera rilettura ma un fluire continuo e ininterrotto, quasi impossibile sezionarlo e segnalare questo o quel frammento. L’ascolto produce l’effetto di una immersione in un fiume che comincia con “Junior’s Groove” e seguendo le correnti, le anse, i gorghi, ci trascina con sé fino ad un altro punto molte miglia più avanti, fino a “Nobody But You”.  Un disco cui, paradossalmente, l’unico vero appunto che ci sentiamo di muovere, riguarda la copertina, perfettibile, per così dire, ma pensiamo davvero che Junior sarebbe andato fiero di come i suoi ragazzi tengono viva la sua musica."(Presto disponibile su su www.hillcountryrecords.com)di Matteo Bossi .

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