venerdì 6 aprile 2012

La crisi dell'informazione su carta?

Dopo aver letto la chiusura dell’editoriale del nuovo numero della rivista del IL Blues di Marino Grandi - in cui si dichiara la fine di un ciclo su carta dello storico (quest'anno sono 30)  magazine dedicato al blues e la continuazione di un formato via web - ho collegato il valore della stampa alla sfida dell’universo web proposta sull’altra mia lettura in corso apparsa su IL mensile del IL Sole 24 ore, un numero dedicato alla resistenza dei giornali cartacei, dai più dati per spacciati sotto l’incalzare di internet e delle tecnologie digitali. Può bastare la lettura delle 16 notizie disseminate sulla copertina del magazine per capire come la carta risulta essere ancora vincente nei confronti del web (2.3 miliardi di persone ogni giorno leggono quotidiani contro 1.9 miliardi di utenti internettiani, un numero superiore del 20% secondo i dati della World Association Of Newspaper). Secondo il Financial Times i manager internazionali continuano a preferire la carta. In Giappone c’è il quotidiano più letto al mondo, oltre 16 milioni di copie. I quotidiani giapponesi totalizzano circa 470 mila lettori cadauno al giorno. In India i giornali cartacei stanno subendo un boom che li ha portati a crescere di due terzi negli ultimi 6 anni, con previsioni di crescita di quasi il 20% nei prossimi due anni. Nell’ultimo anno i quotidiani sono aumentati di circa 200 unità e ci sono quasi 15 mila testate nel mondo. Bluessuria vuole aprire la questione a qualche spunto di riflessione… sulla carta effettivamente le immagini e la lettura mobile (senza accecarsi) assumono un sapore e un gusto molto differente, che potrebbe paragonarsi ai solchi di un vinile rispetto all’icona di un file in MP3 o ad un libro rispetto ad una cartella elettronica…Qualità o quantità? Old o New? Parliamone:

3 commenti:

  1. ...secondo me è un errore la scelta in quanto tale tra web e cartaceo. Al di là del gusto personale a mio avviso l'approccio migliore è quello di considerarli due media indipendenti con caratteristiche proprie.
    Esempio : per il mio personale piacere della lettura e per conservare un articolo o una notizia scelgo senza dubbio il cartaceo che, anche psicologicamente, mi da più l'idea di qualcosa di "conservabile".
    D'altro canto la versione web di una notizia mi consente di condividerla più rapidamente con il resto del mondo, evitandomi di trascrivere o scannerizzare ad esempio una recensione.

    Quindi, e chiudo, a mio avviso web e carta sono due media ancora oggi di eguale effetto comunicativo che possono coesistere in quanto soddisfano "bisogni" ancora diversi.
    ....magari per mio figlio sarà diverso... :)

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  2. Non credo che sia una questione di qualità o quantità. Il web è un mezzo, i suoi effetti dipendono solo da noi. Lo stesso discorso poteva essere fatto decenni fa con le rotative e la stampa industriale...
    Sinceramente preferisco leggere un articolo o una recensione on-line di Scott Yanow (uno dei maggiori critici viventi di jazz) piuttosto che un pessimo articolo su una rivista cartacea "amatoriale" (e in Italia ce ne sono tante); fermo restando che continuerò a comprare libri, riviste, dischi o CD seguendo i miei gusti, passioni, manie e paranoie.
    A livello puramente pratico, i supporti digitali offrono tanti vantaggi (consultazione, diffusione), ma il web non è stato creato per fornirci opinioni o coscienze preconfezionate. Se abbiamo paura di questo, forse non abbiamo sufficiente fiducia in noi stessi.

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  3. Ciao,
    ci potete dare un indirizzo di posta elettronica al quale contattarvi?
    Ci potete scrivere a media@torrealfinablues.com

    Grazie mille
    Associazione Torre Alfina Blues

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