sabato 19 novembre 2011

Mandolin Blues

Un lavoro interamente dedicato al mandolino Blues non era mai stato pensato nello scenario del Blues Made In Italy. Eppure c'è un musicista che con impegno e passione ci sta lavorando da qualche anno. Il chitarrista e mandolinista in questione è Lino Muoio e appartiene alla scena del blues partenopeo, vantando un'esperienza decennale di rilievo (con i Blue Stuff e in qualità di Mojo Killer come membro all'esilarante progetto di Dr.Sunflower). Dopo l'interessante disco acustico di esordio “Blues on me” (2009), che raggruppava una cerchia stretta di musicisti napolentani più vicini, Lino Muoio compie il salto più lungo delle aspettative presentando con appassionata devozione un nuovo lavoro sul mandolino, strumento che nel Blues ha seguito un percorso secondario ma che lega, in qualche modo, gli Stati Uniti alla realtà storica di una città come Napoli.
Il progetto presenta tutti brani originali, basati su storie di vita quotidiana, come nell’autentica tradizione del Blues. Gli stili ripercorrono tutto il ventesimo secolo, dal vintage country Blues di Yank Rachell al Chicago style di Carl Martin e Johnny Young con tocchi di jazz, swing e bluegrass.
Al disco hanno collaborato musicisti di livello internazionale come Mike Supnick (Swing Maniacs), Sebastiano Forti (Sweetwater Jazz Band), Bobby Ray Green (The Network Band), Lonnie Wilson e la Kompoz Community, Veronica Sbergia dei Red Wine Serenaders, i Blue Stuff e Guido Migliaro.
Un progetto con musicisti di eccezione, unico nel suo genere sia in Italia che in Europa. In anteprima ai fedeli di bluessuria Lino ha donato un suo nuovo brano "Old Time Blues". Le foto sono state scattate durante l'esibizione dei Blue Stuff al Blues In Idro del 2009 - Milano. La foto della cover del disco è uno scatto del nostro amico Riccardo Piccirillo, che ci ha fornito un ulteriore scatto d'autore (...sarebbe stata una copertina perfetta :-)). Lino Muoio compie il salto di qualità rinvigorendo con personale stile e cuore le sonorità del mandolino blues. L’ ardua interazione tra passato e presente è finalmente compiuta. Per riconoscere e ricordare l’essenzialità nel blues del mandolino con un tributo intenso e sanguigno"

5 commenti:

  1. Sarò di parte (ma visto il momento storico che stiamo vivendo, il "conflitto d'interesse" e "meritograzia", sono argomenti che fanno "tendenza") ma la recensione per un arstista semisconosciuto è di quelle che istigano la curiosità e x chi come me è abituato a "scansionare"gli scaffali o i siti a tema, diventa uno stimolo irrefrenabile! Conosco il lavoro precedente e sicuramente non mi farò mancare questo!
    Il recensore mi ha confidato una cosa: la paura di essere anche lui "di parte" x affetto. bene stavolta passi, ma la prossima deve essere "overpart"! Ed ho detto tutto!

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  2. mi auguro ci sia un seguito per Lino e per il suo onesto lavoro (oggettivamente > alla media di una qualità in circolazione discutibile). Anche se direi di essere almeno un filo "aristotelici" e di goderci Mandolin Blues che sta appena vedendo la luce.

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  3. Mandolin Blues è un capolavoro... un disco colto, fatto con passione ed amore... a prescindere dalle conoscenze o meno.

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  4. Ho ascoltato ed apprezzato il Cd "Mandolin blues " di Lino Muoi. Un lavoro fatto con cura,con passione e con tutti brani originali. Un gran bel cd di blues fatto in Italia che dimostra la qualità internazionale raggiunta dai bluesmen nostrani.

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