Su una segnalazione del mio caro collega Luciano consiglio il film su Modigliani "I colori dell'anima" di qualche anno fa in visione in questi giorni in famiglia...il film d'effetto e ben fatto ruota intorno all'amore estremo e assoluto della musa e compagna di Modì, Jeanne Hebuterne (Elsa Zylberstein) e l’invidia accesa tra Modigliani (Andy Garcia) e Picasso (Omid Djalili). E’ in fondo un film d’intrattenimento che si limita a riproporre Modigliani secondo il cliché dell’artista maledetto, che non approfondisce la sua arte e il rapporto tra la sua arte e la sua vita. Da reperire!
1919. La Grande Guerra si è conclusa e la vita notturna di Parigi è piena di passioni oscure ed ossessioni incontrollabili. Al Café Rotonde, rifugio di una cerchia di artisti, c'è un tavolo come non si è mai visto nella storia: Picasso, Rivera, Stein, Cocteau, Soutine, Utrillo e Modigliani. Si racconta per la prima volta l'aspra rivalità tra Picasso e Modigliani: due uomini invidiosi l'uno dell'altro e del loro talento, la loro arroganza e le loro passioni. Ma è anche il racconto della più grande tragedia amorosa della storia dell'arte. Jeanne Hebuterne era una bellissima ragazza cattolica che aveva una sola colpa: suo padre non l'aveva perdonata di essersi innamorata di un ebreo, Modigliani.
Mick Davis "Volevo dare una visione diversa del mondo dell'artista in questo film. Ho sempre creduto che la Parigi del 1919 e La Rotonde con Modigliani, Picasso, Cocteau, Jacob, Soutine, Utrillo, Stein e Apollinaire, rappresentassero il rock and roll dell'epoca".
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