giovedì 25 giugno 2009

ROOTSWAY Roots'n'Blues & Food Festival

(foto Tarbox Ramblers)
(con i Bo Weavil)
ROOTSWAY Roots'n'Blues & Food Festival
Polesine Parmense (PR) 19-20 Giugno (secondo weekend)
The Sky is crying,ma evidentemente al Rootsway il cielo ride e lascia che le lacrime bagnino tutti i Comuni attorno.Infatti in un weekend di piogge copiose il pubblico del Rootsway Festival ha potuto godere delle prestazioni degli artisti presenti a questa seconda tappa di questo Yes, weekend che sta stupendo un po' tutti per la qualità ancora una volta proposta.Qualità sia musicale che eno-gastronomica, considerato che le cucine hanno letteralmente svuotato le copiose dispense di specialità gastronomiche locali e made in USA.Ma veniamo alla parte musicale che nella superba cornice del Po ancora ricco di acque in quel di Polesine Parmense ha visto succedersi sul palco artisti italiani, francesi e americani.Apertura il venerdì, come da consuetudine, a una delle band che partecipano alle selezioni I.B.C. (International Blues Challenge).Questa volta dalla provincia di Reggio Emilia sono arrivati i Rufus Party che pur non avendo il Blues nel proprio repertorio ci hanno fatto capire che lo hanno assimilato, se non altro come concetto.La grande sorpresa della serata è stato Little John McLerran che, accompagnato dal padre al basso, ha incantato il pubblico presente.Non è facile tenere vigili tante persone con il classico blues chitarra e voce, ma un repertorio vario fatto di cuore, tecnica e simpatia ha confermato che il Blues è musica adatta a tutti.ha chiuso la serata uno dei vincitori della scorsa selezione I.B.C.: la Cek Deluxe Trio con un Blues a volte infarcito di rock ad alto livello.Il giorno seguente, sabato 20 giugno, il pubblico numerosissimo ha potuto riascoltare sul palco un amico di sempre del Rootsway, il cantante, armonicista e scrittore Marco Ballestracci che ha intrapreso una nuova e stimolante strada, quella della "nave scuola" per giovani talenti.Marco è salito sul palco, sempre per le selezioni I.B.C. con un trio di ventenni che hanno scoperto Kimbrough e questo è un buon segno.Era inevitabile, poi, che Little John McLerran dopo il successo della sera precedente facesse una seconda apparizione non prevista riscuotendo un gran successo. Sentiremo parlare di questo ragazzo.Pubblico caldo anche se un po' infreddolito dal bizzarro clima e via con i Bo Weavil che hanno sciorinato un concerto diremmo notevole per qualità e scelta delle songs.Questa è la conferma che anche in Europa ci sono parecchi musicisti di qualità eccelse, basta sapersi guardare attorno.Chiusura di serata con gli statunitensi TARBOX RAMBLERS che hanno notevolmente confermato le aspettative.Questo è il classico sound che caratterizza il Rootsway e il trio di Boston ha incantato il pubblico che è rimasto numerosissimo fino alle una di notte.Che bella serata, peccato solo per il temporale che ha inzuppato i pochi rimasti a smontare palco e impianto audio.Ma cosa dire, per una serata così ne valeva la pena.Adesso tutti pronti per la prossima data quando l'incantevole corte "Le Giare" di Ragazzola ospiterà la terza tappa di questo "Yes, weekend" al Rootsway Festival ROOTSWAY Roots'n'Blues & Food FestivalPolesine Parmense (PR) 19-20 Giugno (secondo weekend)The Sky is crying,ma evidentemente al Rootsway il cielo ride e lascia che le lacrime bagnino tutti i Comuni attorno.Infatti in un weekend di piogge copiose il pubblico del Rootsway Festival ha potuto godere delle prestazioni degli artisti presenti a questa seconda tappa di questo Yes, weekend che sta stupendo un po' tutti per la qualità ancora una volta proposta.Qualità sia musicale che eno-gastronomica, considerato che le cucine hanno letteralmente svuotato le copiose dispense di specialità gastronomiche locali e made in USA.Ma veniamo alla parte musicale che nella superba cornice del Po ancora ricco di acque in quel di Polesine Parmense ha visto succedersi sul palco artisti italiani, francesi e americani.Apertura il venerdì, come da consuetudine, a una delle band che partecipano alle selezioni I.B.C. (International Blues Challenge).Questa volta dalla provincia di Reggio Emilia sono arrivati i Rufus Party che pur non avendo il Blues nel proprio repertorio ci hanno fatto capire che lo hanno assimilato, se non altro come concetto.La grande sorpresa della serata è stato Little John McLerran che, accompagnato dal padre al basso, ha incantato il pubblico presente.Non è facile tenere vigili tante persone con il classico blues chitarra e voce, ma un repertorio vario fatto di cuore, tecnica e simpatia ha confermato che il Blues è musica adatta a tutti.ha chiuso la serata uno dei vincitori della scorsa selezione I.B.C.: la Cek Deluxe Trio con un Blues a volte infarcito di rock ad alto livello.Il giorno seguente, sabato 20 giugno, il pubblico numerosissimo ha potuto riascoltare sul palco un amico di sempre del Rootsway, il cantante, armonicista e scrittore Marco Ballestracci che ha intrapreso una nuova e stimolante strada, quella della "nave scuola" per giovani talenti.Marco è salito sul palco, sempre per le selezioni I.B.C. con un trio di ventenni che hanno scoperto Kimbrough e questo è un buon segno.Era inevitabile, poi, che Little John McLerran dopo il successo della sera precedente facesse una seconda apparizione non prevista riscuotendo un gran successo. Sentiremo parlare di questo ragazzo.Pubblico caldo anche se un po' infreddolito dal bizzarro clima e via con i Bo Weavil che hanno sciorinato un concerto diremmo notevole per qualità e scelta delle songs.Questa è la conferma che anche in Europa ci sono parecchi musicisti di qualità eccelse, basta sapersi guardare attorno.Chiusura di serata con gli statunitensi TARBOX RAMBLERS che hanno notevolmente confermato le aspettative.Questo è il classico sound che caratterizza il Rootsway e il trio di Boston ha incantato il pubblico che è rimasto numerosissimo fino alle una di notte.Che bella serata, peccato solo per il temporale che ha inzuppato i pochi rimasti a smontare palco e impianto audio.Ma cosa dire, per una serata così ne valeva la pena. Adesso tutti pronti per la prossima data quando l'incantevole corte "Le Giare" di Ragazzola ospiterà la terza tappa di questo "Yes, weekend" al Rootsway Festival (Antonio Boschi)

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